Il vero rap di denuncia italiano, uno stile trash e provocatorio, forte, tagliente, svergognato; manifesta sensa censure ed inibizioni una rabbia verso la società italiana che ha perso molti dei suoi valori.
Nonostante l’apparenza, in questo video colgo un rimpianto che conserva ancora quell’orgoglio e quel rispetto verso dei valori che furono, deriso ed emarginato è colui che li approva ancora, ma forte della sua coscienza non si piegherà abbandonandoli, e quindi pur conscio della sua inevitabile sconfitta ed estinzione griderà fino alla fine!
VOGLIO I VOSTRI COMMENTI !!!
P.S. Video Consigliatomi dal Ing. Paolo de Domini.
P.P.S. Certo che con i capelli lunghi ci sta meglio! COMPRATE IL CD, VA AVUTO !!!
La diossina ha un impatto cancerogeno, provoca malformazioni e patologie terribili.
L’allarme diossina lanciato negli scorsi anni dal movimento ambientalista tarantino aveva un
fondamento. Lo dimostrano i dati dell’Arpa che ora vengono anche commentati e accompagnati
da una serie di importanti proposte operative per ridurre le emissioni di diossina. (Fonte: PDF Comunicato stampa del “Comitato per Taranto )
LIMITI MASSIMI PER LEGGE PER LA DIOSSINA (nanogrammi/metrocubo):
LIMITE CEE PER LA DIOSSINA
0,4
LIMITE ITALIANO INCENERITORI
0,1
LIMITE ITALIANO POLI SIDERURGICI
100,0
EMISSIONE IMPIANTO SIDERURGICO ILVA
4,0
Ad esempio altri paesi come Austria e Germani hanno un limite unico o similare per la concentrazione della diossina che comunque rientra nelle norme europee (giustamente), questo è di 0,2. In Inghilterra è di 0,1 mentre per l’Olanda varia da 0,1 a 04.
Nuovo record: a Taranto il 90,3% della diossina nazionale
Il dato è stimato rispetto alle emissioni complessive stimate per la grande industria. All’Ilva il primato nazionale per PCDD (policlorodibenzo-p-diossine) e PCDF (policlorodibenzo-pfurani). Recentemente l’Espresso ha fatto scoppiare il “caso Taranto” a livello nazionale segnalando che a Taranto si concentrerebbe il 30% della diossina italiana. Tale notizia si basava sui dati europei del 2002 del Registro Eper (European Pollutant Emission Register). Si allega il Dossier integrale in formato PDF con la storia di una mamma il cui bambino è nato con una malformazione. La diossina, anche in dosi infinitesimali, provoca malformazioni.